Secondo l’Ufficio Federale di statistica in Svizzera, il numero di frontalieri tra l’Italia ed il Paese eleventico è in continua ascesa. Per inizio novembre, giusto per considerare una dato aggiornato da pochissimo, si parla di quasi 78 mila persone che ogni giorno attraversano il confine dall’Italia per venire a lavorare in Svizzera.
Sono lavoratori di ogni tipo, sia qualificati che non qualificati, attratti innazitutto dalla maggior offerta di lavoro dell’ambito economico elvetico, e del Ticino in particolare, ma non solo. Ad attrarre sempre più lavoratori che scelgono di lavorare in Svizzera e non Italia, da un po’ di tempo ci si è messo anche il cosiddetto superfranco. La valuta elvetica, complice il calo dell’Euro, sta assumendo sempre più valore. Oggi viene scambiato per 1.02 euro, a settembre veniva scambiato quasi a 1.10 euro, e un anno fa veniva scambiato a 0.95 euro. Cosa significa? Significa che si è rivalutato di quasi il 15%! In altri termini chi lavora in Svizzera, ma vive in Italia, ha visto il suo stipendio aumentare del 15% in un anno. Mica male!
Di contro l’innalzamento del cambio tra franco ed euro porta a minori acquisti da parte degli italiani in Svizzera, ma si tratta comunque di un fenomeno marginale visto che il grosso della clientela italiana abituata a fare acquisti in Svizzera è comunque una clientela altospendente e quindi meno colpita da fenomeni inflattivi o di cambio sfavorevole.